Emergenza COVID-19: analisi e ricerche dal nostro settore

 RISULTATI SULLA SURVEY “E TU COSA FARAI?”

Il Centro Studi ha sintetizzato i risultati della survey sulla riapertura degli uffici nel post quarantena.

Ne emerge che la maggior parte delle agenzie si sta organizzando per riaprire, ma senza troppa fretta. Per tutelare la sicurezza e la situazione familiare dei dipendenti, si continuerà con la pratica dello smart working.

Un tema emerge in maniera molto evidente: le donne con bambini in età scolare rischiano di essere ancora una volta danneggiate da questa fase 2 che non fornisce risposte alle questioni relative agli asili, scuole e centri estivi, per permettere ai genitori di tornare alla piena attività lavorativa.

IL BAROMETRO DELLE EMOZIONI

Come stanno gli italiani e cosa si aspettano? Per rispondere a tali quesiti, siamo lieti di presentarvi “Il Barometro delle Emozioni”, l’indagine settimanale di EMG Acqua, società di ricerche di Acqua Group, finalizzata a monitorare lo stato d’animo degli italiani, il grado di fiducia nel futuro e le aspettative personali. Keep in touch!

Nella fase due dell’era “covid” sembra che i cittadini si siano immersi in una grande bolla sospesa: c’è chi spera in un continuo miglioramento della situazione, ci sono coloro che attendono di capirne gli sviluppi. Infine, una grande platea di individui si ripiega nella riflessione delle cose che avrebbero potuto essere fatte e di quelle che sarebbero subito da fare. Questo periodo limbico si accompagna a un maggior ottimismo sui conti del Paese, pur persistendo una forte negatività in merito alla situazione economica personale. Di fronte a tale incertezza, sale di nuovo, ed impetuosamente, la richiesta di occupazioni dignitose e sicure. – Fabrizio Masia, Direttore Generale EMG Acqua

In vista dell’incerta ed incompleta apertura di lunedì, sono stati due i sentimenti a crescere di più nell’animo degli italiani durante la scorsa settimana: la paura, che è tornata con veemenza ad accompagnare le ansie degli individui (e non soltanto per motivi sanitari), e il disgusto. Un’emozione multiforme, quest’ultima, legata verosimilmente per alcuni alla scarsa capacità degli amministratori di gestire debitamente la situazione di rilancio e per altri all’inclinazione allo sciacallaggio politico, spesso senza colore nel nostro Paese. Più in generale, pare cogliersi un montante senso di abbandono e frustrazione. Il timore e il ribrezzo sfociano in una sorta di scetticismo generalizzato rispetto alla possibilità di miglioramento della condizione economica e sociale in Italia e anche per quanto riguarda la situazione delle famiglie aleggia un deciso pessimismo. Il senso di sfilacciamento, che si coglie trasversalmente, richiama infine un rinnovato senso di vicinanza e solidarietà teso a proteggere i più deboli, gli affamati, i meno istruiti. Ma sembra spettare soprattutto alle istituzioni, tutte, fungere da collante a questa società sempre più smarrita. – Fabrizio Masia, Direttore Generale EMG Acqua

Finalmente il 4 maggio è arrivato. Si riaprono i cancelli degli uffici e le porte delle case. Non tutti, non tutte. Si ha il sentore di un ritorno alla normalità, incompleta, incompiuta. Ma si torna a respirare. Il clima ha ancora un sapore metafisico, tuttavia i nasi si immergono di nuovo pienamente nell’aria. Timidamente, ma lo fanno. E così aumenta la speranza che tutto presto si ricomponga e si allarga lo spazio della riflessione per pensare agli errori fatti e a quelli da evitare, mentre si consolida l’attesa per un ritorno al mondo-che-fu. Soprattutto, cresce tra i nostri concittadini, seppure in silenzio, la fiducia che le cose per la propria famiglia e per il Paese in generale si possano mettere sulla giusta carreggiata. Le speculazioni ecumeniche sui destini dei “meno fortunati”, attraverso le quali gli italiani avevano dedicato parte dei loro pensieri ai grandi temi della fame nel mondo e alla povertà, si stemperano di fronte alle potenti issue dell’oggi: la salute e la crescita economica, quest’ultima idealmente sostenibile e supportata da infrastrutture solide e moderne. Senza la ripresa la società rischia di collassare definitivamente, ed è un azzardo che non possiamo permetterci. – Fabrizio Masia, Direttore Generale EMG Acqua

Mentre sale trepidamente l’attesa per la tanta agognata riapertura del 4 maggio, si insinua nell’animo degli italiani un sentimento tossico di amarezza e di disgusto, da addebitare verosimilmente alla percezione negativa di diverse situazioni non gestite in modo ottimale o, più in generale, alla frammentarietà dell’azione istituzionale. A tale endemica sensazione di disagio si associa una visione assai preoccupata in relazione al futuro delle finanze delle famiglie e dello Stato, confermando il forte impasse delle scorse settimane. Di fronte a questo senso di impotenza, i nostri concittadini, nell’alveo di un accresciuto sentimento di solidarietà, si uniscono sempre di più al coro di coloro che lottano per la salvaguardia del clima, per lo sradicamento della povertà e per l’accesso universale alla giustizia. – Fabrizio Masia, Direttore Generale EMG Acqua