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Alessandro La Rosa, CEO di CreationDose, è tra i più giovani partecipanti al progetto TechShare, percorso educativo pre - IPO paneuropeo che si è aperto ieri a Rotterdam. La sua grinta punta a obiettivi importanti:”Vogliamo raccontare come le giovani generazioni oggi sanno anche fare impresa”.
Tra i 141 partecipanti a TechShare 2023, il programma educativo pre-IPO paneuropeo di Euronext, che supporta le aziende tecnologiche europee che mirano a diventare pubbliche nei prossimi 1-3 anni ce n’è uno che ha appena compiuto 30 anni.
Si tratta di Alessandro La Rosa, CEO di CreationDose, MarTech company che ha aperto i battenti nel 2019 a Catania e da allora ha intrapreso un’ascesa importante nel mondo dell’influencer marketing e della Creator Economy.
Una storia imprenditoriale che racconta di un Sud in pieno fermento, ma anche dell’evoluzione della GEN Z, a lungo oggetto di studio e analisi per il marketing, ma sempre più protagonista attiva della vita imprenditoriale del paese.
Quest’anno il programma TechShare ospiterà i partecipanti da 7 paesi europei: Belgio, Francia, Germania ed Europa Centro-Orientale, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, più Irlanda e Norvegia con IPOready.
Un totale di 140 aziende provenienti da 16 Paesi diversi che ieri si sono incontrati a Rotterdam presso l’Open Campus per avviare il percorso comune.
Durante il programma di formazione semestrale strutturato su diversi moduli principali complementari, i partecipanti scopriranno la roadmap verso l’IPO attraverso diversi workshop con partner esperti che affronteranno diverse prospettive, da quella legale, a quella di comunicazione finanziaria, ai requisiti post-quotazione.
Conferma Alessandro La Rosa:
“Sono emozionato e orgoglioso di partecipare al progetto TechShare e di valutare di avviare un percorso verso Euronext, che con oltre 700 società tecnologiche è la prima sede di quotazione azionaria numero uno per Tech in Europa. Ho partecipato all’incontro di Rotterdam insieme a grandi aziende: quello che però mi tiene saldo verso la meta è soprattutto il pensiero del team di giovani talenti che abbiamo costruito negli ultimi anni a Catania, e che stiamo adesso facendo crescere con la sede di Milano, e guardando anche ad altri paesi europei per portare le nostre innovazioni sul mercato della Creator Economy. Vogliamo dimostrare che anche le nuove generazioni possono fare impresa, soprattutto se lo fanno per comunicare a un pubblico che conoscono molto bene, come il nostro”.
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