Idee Vincenti

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Daniel Craig che balla e altre idee che non andrebbero approvate

Ci sono cose che semplicemente non si fanno. Te lo dice qualsiasi cliente, buona parte dei media planner e a volte anche qualche direttore creativo. Uno spot di dueminutietrentasei, ad esempio. O un’affissione con troppo testo. Di base non hanno tutti i torti.

Però la (ovvia) verità è che a guidare non è il contenitore ma il contenuto. Se il contenuto è loffio, forse meglio ridurlo in un bel bumper di sei secondi e non dar troppo fastidio al prossimo tuo. Se invece hai fra le mani una bella idea, ecco che al contrario dell’acqua, il contenuto non si adatta più ma sfonda il contenitore, lo modifica, fino a sublimarlo.

Belvedere Vodka ci fa vedere un Daniel Craig nella sua presunta vita reale (“Just be yourself”), in uno di quei momenti in cui ci liberiamo dal nostro ruolo e ci permettiamo di essere leggeri, ai limiti dello sciocco (almeno, a me capita). Ne viene fuori un video che è meravigliosamente surreale. Il budget, direte. Facile con Daniel Craig, un genio regista premio Oscar, coreografi e musicisti famosi. In parte sì, quindi vi faccio un esempio low budget: ventiquattro affissioni per supportare il difficile compito della nazionale di calcio degli Stati Uniti, una per ogni giocatore, pianificata nella sua città natale. Testo su giallo. Molto testo, troppo testo. Strampalati discorsi motivazionali di Ted Lasso, coach dell’omonima serie AppleTv+. Non si leggono, non si fanno le affissioni così. A meno che non vogliate che siano riprese da tutti i social.

Davide Boscacci

Consigliere UNA

Chief Creative Officer Accenture Song