Il meglio degli spot del Super Bowl non sono gli spot del Super Bowl.
Dopo quasi un anno di pandemia, non c’è praticamente traccia di pandemia nella reel dell’ultimo Super Bowl, anzi. Assembramenti, gente rigorosamente senza mascherina, attività di gruppo di ogni genere all’esterno e all’interno. Sono tutti matti gli americani? Forse. O forse sanno meglio di noi che la pubblicità si fonda sui desideri, non sul quello che abbiamo già. Se ancora non riusciamo a tornare alla normalità, perché almeno non sognarla? Così anche quest’anno si ride (ridacchia, diciamo) con una quintalata di celebrities di cui alcune in forma piatta (Doritos e Tide), limoni che piovono (Bud Light Seltzer), una nuova generazione di bambini che si affaccia al nuovo mondo (Huggies), scuse in forma di dolcetti (M&Ms), e ancora canzoni, balletti e affini.
Poi ci sono quelli che hanno provato la carta opposta: il film di Ford avrebbe anche un messaggio corretto ma è davvero fuori tempo massimo. Toyota è toccante e Jeep splendido nella sua retorica americana, eppure entrambi sembrano fuori tono. Let’s grab a beer di Anheuser-Busch è proprio lì, sul bordo, se la cava solo perché promette di tornare a bere delle birrette insieme.
Tra gli outsider, merita una menzione Reddit, piattaforma social esplosa in seguito al caso GameStop che, non potendosi permettere spazi milionari, ha furbescamente comprato un “misero” cinque secondi, mandando on air un post tanto illeggibile quanto misterioso, generando grande buzz online.
Alla fine, anche in un anno non ricco di capolavori, il merito vero del Super Bowl è quello di ricordare a tutti noi che quello per cui siamo incollati allo schermo non sono le marche ma è appunto il Super Bowl. E che i prodotti e le marche vogliono sperare di farsi notare lì in mezzo, tra un quarter e l’altro, sfidando la sosta in bagno, un passaggio al frigorifero e una chat di gruppo su whatsapp, devono trovare un modo intelligente. E che quel modo intelligente sono le idee. Geniali, stravaganti, commoventi, spiazzanti, assurde… non importa, basta che siano idee.
Davide Boscacci
Consigliere UNA
Executive Creative Director Publicis
PS. Qui un’analisi degli spot più efficaci secondo System1