Il mistero dei cookies scomparsi

Da molto tempo e in molte occasioni si parla della scomparsa dei cookies: adesso hanno i giorni contati.

Cosa significa questo per il mercato e per gli utenti?

Gli utenti di internet manifestano una crescente preoccupazione di mettere a rischio la propria privacy, contemporaneamente i legislatori europei hanno manifestato un chiaro orientamento verso norme che la tutelino sempre di più.

I cookies sono gli elementi che più mettono a rischio la privacy degli utenti, in quanto possono ricondurre a dati personali e proprio per questo motivo negli ultimi anni sono stati oggetto di regolamentazione e recentemente sono stati bannati da alcuni browser (Safari, Netscape, Firefox) e entro il 2022 non saranno più utilizzati neanche da Chrome.

Questo cambiamento avrà un impatto su tre soggetti:
1. gli utenti, che  saranno tutelati in merito alla protezione dei loro dati e riceveranno annunci pubblicitari meno personalizzati;
2. i publisher, che rischiano di perdere ampie percentuali dei loro ricavi;
3. i marketeers, che non avranno più a disposizione i dati necessari alla creazione e pianificazione di campagne personalizzate e la loro misurazione.

Cosa sono i cookies e in particolare quali scompariranno?

I cookies sono strumenti utilizzati dai siti web per archiviare e recuperare informazioni relativamente ai device, e quindi agli utenti che visitano il sito.

I cookies possono essere classificati in base a diversi criteri, il criterio di classificazione più rilevante in questo contesto è la provenienza.

In base alla provenienza i cookies possono essere:

Cookies di prima parte, ovvero quelli che sono inviati al browser dell’utente direttamente dal sito che sta visitando. Sono cookies gestiti direttamente dal proprietario del sito e vengono utilizzati, ad esempio, per garantirne il funzionamento tecnico o tenere traccia di preferenze espresse in merito all’uso del sito stesso.

Cookies di terze parti, ovvero quelli che appartengono a domini diversi da quello che l’utente sta visitando. I cookies di terze parti in genere entrano in gioco quando le pagine web che l’utente sta visitando contengono contenuti provenienti da siti esterni, come ad esempio i banner pubblicitari. Questo implica la possibilità di monitoraggio della cronologia di navigazione dell’utente ed è spesso usato dagli inserzionisti nel tentativo di servire annunci rilevanti e personalizzati per ciascun utente.

La maggior parte dei browser offrivano già la possibilità agli utenti di disabilitare la trasmissione dei cookies di terza parte.

Quello che sta succedendo è che con i cambiamenti in corso i browser bloccano completamente questa possibilità.

Tutta la industry è al lavoro per trovare delle soluzioni alternative all’uso dei cookies di terze parti senza rinunciare al precision marketing e alla misurazione delle campagne.

Il centro studi di UNA sta seguendo con interesse l’evoluzione delle proposte per tenere informati gli associati su questi temi.

Marianna Ghirlanda
Presidente Centro Studi UNA
CEO DLVBBDO

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