News / sala stampa

06 Dicembre, 2019

Milano, 4 dicembre 2019 – Il lavoro nero e l’evasione vanno combattuti ma con misure esaustive e non a danno delle realtà imprenditoriali più giovani e di piccole dimensioni. È questa la posizione promossa da UNA – Aziende della Comunicazione Unite a sostegno delle sue associate che, rischiano di essere messe fortemente a rischio dall’applicazione del nuovo Decreto Fiscale previsto dalla Legge di Bilancio 2020.

La nuova normativa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2020, prevede infatti che in tutti i casi in cui un committente affidi ad una impresa l’esecuzione di un’opera o di un servizio, debba prevedere direttamente al pagamento delle ritenute fiscali per tutti i lavoratori dipendenti impiegati nell’appalto, a prescindere da eventuali irregolarità (eventualità oggi già prevista dall’istituto della responsabilità in solido). L’appaltatore o subappaltatore potrà scegliere se versare l’importo delle ritenute di ogni singolo dipendente attraverso un conto corrente bancario o chiedere la compensazione con i corrispettivi maturati sino a quel momento.

Tale provvedimento non è limitato esclusivamente ai contratti di appalto, ma comprende anche i contratti non nominati o misti, nei quali oggetto del contratto è comunque l’assunzione di un obbligo di fare da parte dell’impresa appaltatrice. Il motivo di tale norma, si legge nella relazione illustrativa, è esclusivamente riconducibile alla circostanza che nelle attività di controllo messe in atto dagli Organi Competenti si sia spesso rilevato che, in caso di assegnazione di appalti privati a soggetti di piccola dimensione, di più recente costituzione e scarsamente patrimonializzati, gli stessi utilizzano la sistematica omissione dei versamenti dovuti per le ritenute di lavoro dipendente o l’attivazione di sodalizi in forma cooperativa o societaria strumentali alla evasione delle ritenute come modalità per comprimere il prezzo offerto .

Il provvedimento, infatti, non verrà applicato nel caso in cui l’appaltatore sia un’impresa strutturata – da valutare essenzialmente su tre indici: anzianità dell’azienda, dato storico dei versamenti fiscali nel biennio precedente e DURC fiscale, circostanza questa che rischia di penalizzare enormemente le imprese oneste benché di recente costituzione e di più modeste dimensioni.

“Il compito di un’associazione è, talvolta, quello di prendere posizione su argomenti importanti e che generano dibattito a livello nazionale. La nostra associazione è animata da grandi, medie e piccole realtà. Sono proprio queste ultime a dover spesso fronteggiare le conseguenze delle manovre economiche, in termini di oneri amministrativi e adempimenti burocratici, che possono comprometterne l’operatività. La norma così come concepita, che pur si inserisce nel più ampio quadro delle politiche adottato dal Governo in tema di lotta all’evasione fiscale, lavoro nero e utilizzo delle cooperative - e che UNA sostiene fermamente – può compromettere il principio del rischio concorrenziale tra le imprese, in quanto obbliga l’appaltatore a dover consegnare alla controparte contrattuale buona parte delle informazioni del proprio business plan” dichiara Emanuele Nenna, Presidente di UNA.

Articoli correlati

Al via una nuova indagine del Centro Studi di UNA dedicata alle gare in collaborazione con The Great Pitch Company

09 Settembre, 2024

Ai blocchi di partenza la nuova indagine, parte del progetto di ricerca voluto da UNA...

Continua a leggere

UNA entra a far parte di Ad Net Zero: un passo avanti verso la sostenibilità del settore pubblicitario

18 Luglio, 2024

UNA - Aziende della Comunicazione Unite è orgogliosa di annunciare il suo ingresso in Ad...

Continua a leggere

Aperte le iscrizioni fino al 6 ottobre, early bird fino al 31 agosto

15 Luglio, 2024

Per la XIII edizione una nuova veste grafica e l’impatto come nuovo criterio di valutazione...

Continua a leggere

Anche UNA accoglie con gran favore l’annuncio di UPA riguardo l’adozione obbligatoria del Codice Unico Spot Video (CUSV)

15 Luglio, 2024

UNA Media Hub considera il Codice Unico Spot Video (CUSV) uno strumento essenziale per garantire...

Continua a leggere