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L’agenzia di cui sono CEO Luca Vergani e Chairman Alessandro Villoresi realizza ormai la metà dei suoi ricavi da attività non legate al media classico e quest’anno si focalizzerà sulla misurazione dell’efficacia degli investimenti
Wavemaker accoglie il 2022 rafforzando l’investimento sull’integrazione delle competenze per creare linguaggi e contenuti innovativi e inediti. La crescita costante delle unit dedicate a servizi di marketing e comunicazione alternativi alla pianificazione media tradizionale testimonia che il percorso di rinnovamento intrapreso da qualche anno a questa parte è una scommessa vincente. Scommessa guidata da nuove skills di project management, digital transformation e content management che insieme stanno contribuendo a integrare le diverse anime dell’agenzia. Sono alcuni dei principali spunti emersi ieri dall’incontro tenuto da Luca Vergani, CEO dell’agenzia di GroupM di cui è Chairman Alessandro Villoresi. «La missione del 2022 – ha commentato Vergani - è di continuare a focalizzare gli sforzi per fare in modo che il nostro ruolo di leader nel mercato italiano generi benefici ancor più tangibili per aziende partner e clienti. Alcuni degli elementi chiave con cui l’agenzia vuole raggiungere questo obiettivo sono una miglior comprensione dei consumatori – alimentata anche dagli investimenti in ricerche esclusive -, una profonda conoscenza dell’impatto delle attività di comunicazione sulle vendite e una rigorosa misurazione delle attività implementate».
Leadership confermata
Uno sguardo sull’anno da poco concluso conferma la leadership di Wavemaker a livello locale, certificata dai principali istituti internazionali specializzati nella valutazione del mercato adv. Wavemaker Italy con 29 punti è, infatti, al primo posto sia a livello EMEA che Globale nel Diagnostic Report, diffuso da Recma a ottobre 2021 che misura, secondo una valutazione qualitativa basata su 19 criteri, oltre 700 agenzie in tutto il mondo. E come già anticipato da DailyMedia, la sigla detiene, inoltre, il primo posto nella classifica COMvergence pubblicata a dicembre 2021 e dedicata all’analisi dell’amministrato media: dei 18 network internazionali di agenzie media analizzati dal Media Agency Billings Rankings & Market shares Projected 2021, Wavemaker Italy guida il ranking con una share di mercato del 12%. Quest’ultimo report è relativo ai 12 mesi terminati a fine giugno, ma Vergani ha anticipato che anche su base annua il primato è stato consolidato con un trend, sempre per quanto riguarda l’amministrato superiore alla crescita del 15-1% attesa per il mercato, mentre a livello di revenues complessive il risultato supera il 20% grazie al contributo di tutte le attività non legate al planning e buying classici, che rappresentano ormai il 50% del giro d’affari della sigla e che sono a maggior valor aggiunto avvicinando sempre più Wavemaker al profilo delle società di consulenza. Non a caso, le figure più ricercate sono i project manager che possano guidare il numero sempre crescente di BU in cui la centrale si organizza per seguire i clienti. Contemporaneamente, i nuovi talenti (il ricambio ha coinvolto nel 2021 più di un quarto dei 400 addetti complessivi) vengono selezionati soprattutto in logica di expertise verticale in particolare in area digitale e di ecommerce.
A maggior ragione in quanto, dei 150 clienti complessivi gestiti, molti di essi fanno parte dimensionalmente delle pmi e rappresentano metà delle revenues a fronte dell’altro 50% generato dai primi 10 clienti per volumi, ai quali si è aggiunta notoriamente l’anno scorso L’Oréal.
I key asset
Le unit di Wavemaker Italy che offrono servizi di consulenza afferiscono a due macroaree: quella Digital che include eCommerce e Tech ed è guidata da Marco Magnaghi, Chief Digital Officer, e l’area Strategy con Content e Brand & Communication Consulting, diretta da Julian Prat, Chief Strategy Officer.
Per quanto riguarda la prima, la unit eCommerce si occupa della gestione completa del canale Amazon e DTC delle aziende e di piani consulenziali per il loro business: è composta da un team di oltre 20 specialisti dedicati che gestiscono oltre 100 milioni di volume transato su Amazon e oltre 500 milioni sui siti proprietari, generando nel 2021 una revenue in crescita del 400% sul 2020; la unit Tech fornisce servizi e consulenze avanzate che coprono CRM, produzione di App, landing page e generazione e implementazione lead. Con un team di 10 professionisti, nel 2021 ha aumentato i ricavi del 43% rispetto al 2020. Per quanto riguarda l’area Strategy, la unit Content aggrega oltre 60 professionisti specializzati in creatività, attivazioni di contenuto, branded entertainment, inf luencer & celebrities marketing, content intelligence e social media, integrate in modo organico con i restanti servizi dell’agenzia, e ha visto una crescita superiore al 20% rispetto al 2020; la unit Brand & Communication Consulting offre una serie di servizi afferenti alla consulenza strategica (Brand & Communication Tracking, Campaign Test, Usage & Attitude study, ACP/NMI Full Stack, Buzz Monitoring): con un team composto da oltre 10 professionisti, ha generato nel 2021 ricavi in crescita del 46% sul 2020.
Il team D&I
Il 2021 è stato ricco di progetti anche per il team D&I di Wavemaker Italy che, nel suo primo anno, ha sviluppato un piano strutturato di iniziative per favorire e accrescere, al proprio interno ed esternamente, la cultura della diversità e dell’inclusione. Tra queste vale la pena ricordare in particolare “Spettiniamo l’8 marzo”, l’evento che ha celebrato in chiave disruptive la festa internazionale delle Donne, il supporto ad associazioni benefiche come CBM Italia Onlus, Opera San Francesco e SOS Villaggi dei bambini, le raccolte fondi interne a sostegno di progetti legati al mondo dell’infanzia e ai più bisognosi, i live talks con clienti su temi generazionali e anche “Fill the Gap”, il progetto di dating intergenerazionale che punta a mettere in connessione le quattro generazioni da cui è composta Wavemaker, creando arricchimento professionale e personale nella valorizzazione delle diversità.
Il commento
«Abbiamo chiuso il 2021 in modo molto positivo grazie al talento e alla tenacia delle nostre persone, che hanno lavorato instancabilmente per raggiungere obiettivi comuni, anche quando l’incertezza con cui conviviamo da due anni lo ha reso difficile. È grazie a loro se il 2022 comincia per noi sotto i migliori auspici – ha concluso Vergani – anche se, pur restando per ora confermata la stima di GroupM di una crescita degli investimenti del 5%, non si può non constatare che anche il primo trimestre, dopo l’ultimo del 2021, si stia consolidando come un periodo difficile a causa di rialzi delle materie prime, carenze di chips, difficoltà logistiche e incremento dell’inflazione, con possibili conseguenze sul piano degli investimenti in comunicazione. Per questo siamo sempre più impegnati sul tema della misurazione della loro efficacia. Quello della misurazione, a livello di audience, sarà invece uno dei temi caldi dell’anno, con l’obbiettivo di arrivare a far sì che anche quelli degli OTT e delle piattaforme siano certificate da enti terzi».
Fonte Daily Media
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